Azzalin: “Emendamento per dare 3 consiglieri a Belluno e Rovigo”
“La nuova legge elettorale può essere l’occasione per un’inversione di tendenza, dimostrando che non esistono ‘figli’ e ‘figliastri’. Vedremo se la Lega, al di là delle belle parole sulla rappresentanza dei territori, agirà di conseguenza”.
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin, primo firmatario di un emendamento al Pdl in discussione dal 16 Maggio in aula, in cui si chiede che alle province di Belluno e Rovigo vengano assegnati tre seggi ciascuna, contro i due attuali.
Questa legge elettorale, secondo Azzalin, “è un provvedimento di cui non si sentiva la necessità, a parte qualche correzione come la doppia preferenza di genere. Si tratta infatti di una legge elettorale fatta su misura per Zaia con una motivazione assurda, quella della governabilità, smentita dai fatti e aumentando a dismisura il potere della maggioranza. Viene poi eliminata l’incompatibilità tra consigliere regionale e comunale, per fare un favore ai soliti noti e si permette al candidato presidente di essere capolista nei sette collegi provinciali. A fronte di tutto questo chiediamo di inserire un piccolo correttivo ‘democratico’ che garantisca una maggiore rappresentatività alla zona montana e a quella meridionale del Veneto, portando da due a tre i consiglieri per Belluno e Rovigo. Verrebbero così riconosciuti a questi territori un ruolo e una dignità all’interno della politica regionale che troppo spesso sono mancati nel corso della legislatura. I voti della sola minoranza non bastano, ci auguriamo che la Lega dia la disponibilità ad approvare il nostro emendamento e non prevalgano invece le solite logiche maggioranza/opposizione con i ‘no’ di principio che penalizzerebbero, per l’ennesima volta, due intere province”.