1 Ottobre 2023
NewsPolitiche agricole

Il PD Bellunese impegnato per risolvere la crisi del lattiero-caseario nelle aree montane

I Ministri del governo Renzi, Maurizio Martina (Politiche agricole) e Carlo Calenda (Sviluppo economico) hanno firmato il Decreto per rendere obbligatoria l’etichettatura con l’indicazione di dove, il latte – e con esso tutti gli altri prodotti lattiero-caseari – è stato munto, confezionato e trasformato. Il Decreto è stato inviato a Bruxelles per seguire l’iter autorizzativo europeo.

Un passo fondamentale per dare competitività ai prodotti italiani e della montagna è stato compiuto. Ora l’Europa deve decidere presto e bene, colmando ritardi e resistenze lunghe di anni.

Era questa una delle principali richieste avanzate dalle rappresentanze delle organizzazioni agricole bellunesi che il Partito Democratico nei giorni scorsi ha incontrato per fare il punto del comparto agricolo in provincia, in particolare il settore lattiero-caseario, il più colpito, che rappresenta il 75% dell’agricoltura in montagna.

Il passaggio da un mercato europeo regolamentato dalle quote latte ad un mercato libero senza il contingentamento precedente, con la produzione cresciuta in un anno di 783.000 tonnellate, ha contribuito ad un ulteriore abbassamento del prezzo del latte alla stalla, causando un aumento delle importazioni destinato alla trasformazione e non solo. Questo ha ulteriormente aggravato la condizione degli allevatori italiani, in particolare quelli che operano in montagna, i quali subiscono la concorrenza di produzioni di bassa qualità provenienti dall’estero e senza che il consumatore sia in grado conoscere la provenienza. Nel solo 2015 hanno chiuso in Italia migliaia di stalle. Nel bellunese sono quasi dimezzate rispetto a 10 anni fa.

La tracciabilità dei prodotti è un elemento essenziale per risollevare le produzioni e garantire un reddito dignitoso in grado di mantenere in montagna i presidi agricoli, presupposti per la tutela delle zone alpine, la salvaguardia del territorio, la valorizzazione del paesaggio, il turismo. Ma non basta.

Nell’incontro, le associazioni di categoria locali hanno sollecitato l’erogazione immediata dei pagamenti dovuti alle aziende agricole da parte di AVEPA fermi da mesi, misura urgente per garantire la sopravvivenza delle aziende nel brevissimo periodo. A tal proposito il Partito Democratico, tramite il Gruppo consiliare in Regione Veneto, farà le necessarie pressioni per sbloccare le risorse finanziarie dovute e avviare la riforma della stessa AVEPA.

Altre misure sono nel frattempo sono state messe in campo dal Governo nazionale, quali:
– l’abolizione di IMU e IRAP per le aziende agricole e allevamenti a partire dal 2016, pari a 600 milioni di euro;
– lo stanziamento di 120 milioni di euro (al netto della PAC) nel triennio 2015-2017 per l’aumento delle compensazioni IVA al 10% per il latte venduto alla stalla, per l’attivazione del Fondo Latte per ristrutturare i debiti e potenziare la moratoria dei mutui bancari, per il sostegno diretto agli allevatori ad integrazione del prezzo del latte alla stalla, per l’acquisto del latte crudo da trasformare in UHT da destinare agli indigenti;
– azioni verso la UE per la riduzione volontaria dell’offerta di latte;
#oradellatte: campagna pubblicitaria a sostegno dei consumi di latte, partita lo scorso 26 maggio.

Infine, si concorda su misure più di lungo periodo a carattere locale, quali: la riorganizzazione del settore e diversificazione delle produzioni, la spinta per innalzare la qualità delle produzioni e le produzioni biologiche, la commercializzazione diretta, la cooperazione tra produttori e consumatori di prodotti bellunesi in particolare attraverso le aziende turistiche, il potenziamento dei punti vendita diretta accessibili e organizzati, la previsione che nei bandi europei per il turismo si possano prevedere punteggi aggiuntivi per chi usa dei prodotti locali.

Il Partito Democratico è impegnato a seguire l’evoluzione del settore agricolo ai vari livelli e prevedere ulteriori confronti in sede locale con i produttori e le associazioni.

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