Comunicato dell’Unione Comunale di Belluno sull’accordo con Terna
In merito all’accordo stipulato dalla Regione con Terna Rete Italia in merito ad interventi sulla rete di trasmissione nella nostra Regione, l’Unione Comunale di Belluno ribadisce la posizione già espressa precedentemente in merito alla razionalizzazione della rete elettrica nella media valle del Piave, in particolare sulle ricadute nel Comune di Belluno.
“Dall’accordo si intravede la possibilità dell’interramento del tratto in uscita dalla stazione di Polpet della linea Polpet-Scorzè, fino ad oggi prevista in aereo, fino all’attraversamento del Piave, accettando così le richieste da parte dei cittadini di Andreane e dei vari ricorsi fatti dal Comune di Belluno, condivisi dal Partito Democratico, attraverso il proprio Gruppo Consiliare, il quale ha collaborato attivamente alla stesura dei documenti presentati” afferma il Segretario dell’Unione Comunale di Belluno, Roberto De Moliner.
“Crediamo che si potesse andare oltre, ossia prevedere di interrare anche l’attraversamento del Piave. Evidenziamo l’importanza di questa specifica scelta, adesso aspettiamo fatti concreti, non solo per i cittadini di Andreane ma anche per la salvaguardia dell’efficienza dell’aeroporto di Belluno, per il quale il posizionamento di un traliccio sarebbe stato un elemento di disturbo, limitando di fatto l’utilizzo da parte di alcuni velivoli, come evidenziato da alcune relazioni redatte a tale proposito.”
“Se al momento sulla carta la battaglia dell’attraversamento del Piave è stata vinta, vogliamo ricordare che oltre agli scopi di carattere ambientale presenti nell’accordo, ci sono quelli sanitari e da qui la necessità di effettuare ulteriori interramenti delle linee, sia a 132KV e 220KV, che attualmente attraversano il nostro territorio in prossimità dei centri abitati (Levego su tutte per esempio) di cui nel documento non vi è traccia.”
“Per quanto riguarda l’aspetto ambientale dell’accordo, pur valutando positivamente la sperimentazione in questo ambito prevista, ricordiamo nuovamente la presenza lungo le pendici del monte Serva e con la loro prosecuzione in uscita dalla centrale di Cavarzano in direzione Sospirolo delle due linee a 132KV di cui è previsto il rifacimento in un’unica linea a doppia terna nel tratto Polpet-Cavarzano che non sono menzionate in questo accordo, come inspiegabilmente tutta la discussione nel loro possibile interramento” prosegue De Moliner. “Tale aspetto è stato più volte da noi evidenziato in tutte le sedi ma non è mai stato preso in considerazione, nonostante vi siano tutte le caratteristiche sia tecnologiche che territoriali per prevedere l’interramento.”
L’Unione Comunale intende sottolineare “la debolezza politico-amministrativa di rappresentanza del nostro territorio nella sua interezza, a causa del metodo adottato da sempre per affrontare il confronto con Terna Rete Italia. Lo scarso coordinamento tra Comuni ne è il principale elemento, al quale si aggiunge l’aver tralasciato consciamente il ruolo di coordinamento che avrebbe dovuto svolgere la Provincia. Una Provincia già indebolita ad Ente di secondo grado (e da tempo chiediamo, anche ai nostri Governi, di ripristinare l’elezione diretta dell’organo politico provinciale) e ulteriormente sminuita nel suo ruolo di rappresentatività territoriale proprio dal territorio che, non a caso, ha visto l’approvazione delle proposte da parte di tutti i Comuni interessati. Tali elementi hanno creato le condizioni di scarsa incisività nelle scelte di Terna Rete Italia che potevano essere indirizzate verso soluzioni che tenessero in considerazione le richieste del territorio. Ancora una volta è venuto meno da parte del Presidente Zaia un coordinamento con il territorio, coordinamento che probabilmente avrebbe prodotto un accordo con ulteriore migliorie puntuali al progetto come ad esempio l’interramento da Polpet della linea Polpet-Scorzè fino all’attraversamento del Piave.”
L’Unione Comunale sollecita quindi “la creazione di un coordinamento provinciale in capo alla Provincia tra tutti i Comuni e comitati interessati attualmente dall’attraversamento da linee di Terna Rete Italia ad alta tensione, per individuare futuri corridoi energetici e disegnare le tipologie di intervento che si ritengano necessarie per salvaguardare la salute dei cittadini e il paesaggio. Tale coordinamento persegue inoltre l’obiettivo di preparare il territorio a futuri interventi di razionalizzazione o miglioramenti nella rete elettrica alta tensione evitando al contempo singole azioni da parte dei Comuni, come avvenuto nel 2012 da parte del Comune di Belluno la cui azione ha di fatto riaperto la questione “Terna” che oggi ha portato a questo primo risultato.”
“Ricordiamo che nella sottoscrizione del 2009 dell’accordo di programma con Terna assieme ai Comuni di Ponte nelle Alpi, Soverzene e la Provincia, si prevedeva lo smantellamento delle due linee a 220Kv (Polpet-Scorzè e Polpet-Vellai) anche nell’abitato di Levego. Con la rivisitazione progettuale degli anni scorsi, lo smantellamento è stato rimosso, lasciando la frazione di Levego nello status quo con la linea a 220KV nelle vicinanze della scuola materna. Una situazione che riteniamo, oggi come allora, inaccettabile per la salute dei bambini che fruiscono della struttura oltre che per i residenti.”