A Tai tutti favorevoli alla variante: i cittadini ammutoliscono il politico M5S
Quando il deputato bellunese Roger De Menech ha chiesto ai circa 40 presenti chi fosse favorevole alla variante di Tai e quanti fossero contrari, ai suoi stretti collaboratori è corso un brivido sulla schiena. Ma quando tutte le mani si sono alzate, tranne quella del politico dei Cinque Stelle e di altri due, la mossa azzardata si è trasformata in un piccolo plebiscito.
È accaduto ieri sera a Tai di Cadore dove in Sala Coletti, De Menech ha presentato il suo rendiconto di mandato e ha cominciato a ragionare con i cittadini e con gli amministratori delle prospettive di sviluppo del territorio dei prossimi anni. Quando è stato toccato il tema delle infrastrutture e dell’adeguamento della Statale 51 per togliere traffico e inquinamento dai centri urbani in occasione dei mondiali di Cortina, una persona presente in sala ha fatto tre interventi di critica al progetto insinuando gli “interessi della lobby del cemento” e il pericolo di “malaffare e mazzette nella gestione degli appalti”, insomma un complotto ai danni dei Cadorini.
Visto che nessuno interveniva a sostegno del progetto, il deputato bellunese ha voluto fare una verifica immediata, chiedendo ai presenti quanti fossero a favore dell’opera. Le mani alzate di quasi tutti i presenti hanno tolto ogni dubbio sulla volontà dei Cadorini.
«La politica ormai è questa cosa qui», afferma De Menech. «Pochi distruttori che strillano e tutti gli altri che sembrano subire in silenzio. Credo valga la pena fare una riflessione su ciò che vogliamo e sui mezzi che ci diamo per raggiungere i nostri obiettivi. Il consenso è uno di questi. Per questo cittadini e amministratori devono far sentire la loro voce, alta, non solo per protestare. Altrimenti la discussione si sposta dai contenuti, idee e progetti, alle teorie del complotto».