Azzalin: “La scelta della Lega conferma volontà di penalizzare Belluno e Rovigo”
“La Lega predica in un modo e razzola in un altro. E ancora una volta, bocciando il mio emendamento, conferma che al di là degli slogan esistono territori di serie A e di serie B”. Così Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico commenta il ‘no’ della maggioranza alla richiesta di garantire tre rappresentanti a Palazzo Ferro Fini per le province di Rovigo e Belluno.
“Si trattava di fare una scelta politica, chiara, di rappresentanza” continua Azzalin. “È un dato di fatto che la Regione è governata in modo centralista e ci sono territori particolarmente penalizzati, che non ci sia pari dignità nelle politiche, a cominciare dalle risorse, è sotto gli occhi di tutti. Entrambe le province hanno una specificità riconosciuta per Statuto, che però non trova poi riscontro nelle azioni. Sulla base della legge attuale a Rovigo mancano solo 8mila persone per ottenere di diritto il terzo consigliere, si sarebbe trattato di uno sforzo di poco conto. Ma per l’ennesima volta ha prevalso il muro di gomma della maggioranza che mostra tutta la propria arroganza nel non voler cercare un dialogo. Adesso vadano in Polesine e nel Bellunese a spiegare, anche ai loro elettori, come mai si sono opposti a un emendamento di puro buon senso”.