18 Settembre 2024
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Belluno smart city, le proposte del PD per la città del futuro

Attrattiva, innovativa e sostenibile. È la città pensata dal Partito Democratico che intende sviluppare a pieno nel contesto locale le proposte e le migliori pratiche già attive in Europa su quelli che vengono definiti gli Smart Villages.

«Gli Smart Villages sono comunità nelle aree interne che basandosi sui punti di forza e sulle opportunità locali utilizzano soluzioni innovative per riuscire a fornire i medesimi servizi delle grandi aree urbane», spiega il deputato bellunese Roger De Menech. A livello europeo c’è un grande dibattito sul tema che si accompagna ad altrettante opportunità.

«È fondamentalmente una questione di democrazia e di fruizione dei propri diritti», aggiunge la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta. «Il pensiero avanzato durante la crisi del 2010-11 che il faro di ogni politica fosse l’efficienza, ha portato all’abbandono reale o percepito di milioni di persone in Italia e in Europa. Come è andata a finire lo stiamo vedendo tutti noi. Noi pensiamo che sia decisivo, oggi, non solo garantire l’accesso a servizi indispensabili come sanità, educazione e mobilità, ma siamo convinti ci siano le tecnologie per portare la qualità della vita nelle zone rurali a livelli molto simili a quelli delle grandi città».

Sono cinque i pilastri della strategia elaborata dal Forum europeo degli Smart Villages: Cibo e agricoltura, Digitale, Energia verde e Mobilità, Inclusione sociale ed Economia circolare.

Le nostre proposte

Così il candidato sindaco Giuseppe Vignato: «È fondamentale far diventare Belluno a tutti gli effetti una Smart City con le tecnologie I.C.T., investire in infrastrutture evolute come la connessione a banda larga, oggi presente nella sua infrastruttura portante, ottenendo così un vantaggio competitivo per attrarre ulteriori risorse, imprese, giovani e famiglie. Alcune idee concrete: facilitare e semplificare gli accessi ai servizi tramite le nuove tecnologie I.C.T., rendere efficienti i servizi comunali rendendoli disponibili 24 ore su 24 online, implementare tutti questi nuovi progetti tecnologici in partnership pubblico/privato e attingendo il più possibile a contributi pubblici, al PNRR ed altri finanziamenti. Ancora sviluppare un’app che permetta ai cittadini di comunicare direttamente con il settore manutenzioni del Comune per segnalare interventi di manutenzione ordinaria».

«Pensiamo che le urgenze per Belluno riguardino soprattutto la mobilità e il digitale in questa fase», riflette Monica Lotto, Segretaria provinciale del Partito Democratico. «I primi progetti saranno un banco di prova delle collaborazioni che il capoluogo saprà e dovrà attivare con i comuni contermini. Ripensare la mobilità, l’approvvigionamento di energia e l’accesso alle reti digitali non ha alcun senso senza coinvolgere la ‘grande Belluno’, cioè almeno il perimetro che include Sedico, Limana e Ponte nelle Alpi. Anche perché, ciascun intervento avrà effetti a caduta sull’organizzazione del lavoro, sulle scuole, sui servizi generali e culturali».

«Il Partito Democratico di Belluno ha elaborato un programma sul punto per avvicinare i cittadini alla PA e far in modo che ci sia più dialogo per garantire migliori servizi, a partire dal completamento della banda larga per mettere in rete anche i centri abitati più periferici, un’infrastruttura grazie alla quale è possibile erogare servizi in modalità digitale» fa sapere il Segretario del PD cittadino e capolista Roberto De Moliner. «È tempo di puntare sulla mobilità sostenibile, dando vita al progetto della ‘città dei 15 minuti‘, potenziando il trasporto pubblico locale, completando la rete di piste ciclabili, avviando una gestione digitale di tutta la rete dei parcheggi con dati in tempo reale e stimolando all’adozione di mezzi di trasporto sostenibili come bici e monopattini elettrici».

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