Ferrovia, Giovani Dem: “Quali piani ha la Regione per la Belluno-Feltre-Montebelluna?”

“Mancano i soldi per completare l’anello ferroviario”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti, assicurando che l’elettrificazione della tratta Vittorio Veneto – Ponte nelle Alpi sarà conclusa per il 2020, mentre la Montebelluna-Feltre non è finanziata e per ora si fa solo manutenzione. L’onorevole Roger De Menech ha replicato dicendo che i soldi per completare l’anello ferroviario ci sono, basta verificare le carte.

Sulla polemica interviene Davide Noro, segretario cittadino dei Giovani Democratici Città di Belluno. “Da sempre descritti come lavori necessari per incominciare ad attuare la tanto attesa elettrificazione della linea ferroviaria, che i governi a guida PD hanno finanziato seguendo la ormai nota “cura del ferro”, oggi l’esponente della giunta regionale ci comunica che tali lavori si limiteranno ad essere interventi “straordinari di manutenzione”; descrizione questa – spiega Davide Noro – che lascia ampio spazio interpretativo, non si capisce quindi quale sia il destino di una linea frequentata da molti studenti pendolari della città”.

“Si vuole forse affermare che, dopo aver cancellato il collegamento diretto Belluno-Padova, introducendo la rottura di carico a Montebelluna, il destino di tanti studenti sarà quello di recarsi da un capoluogo di provincia verso i poli di studio regionali in corriera – continua Noro – o peggio ancora, attraverso mezzi propri, allungando in questo modo i tempi di percorrenza e rendendo insostenibile la cosa per chi, come molti, si muove su quella tratta tutti i giorni?”

“Questa mattina – aggiunge infine la Consigliera comunale Erika Dal Farra – ho ricevuto un paio di telefonate da cittadini bellunesi che frequentano la tratta, i quali sono molto arrabbiati. Pare che la sostituzione con la corriera comporti una serie di possibili intoppi che rendono il viaggio per nulla sicuro dal punto di vista delle tempistiche e quindi raggiungere Padova diventa un’impresa ancor più difficile”.

Mi auguro che i nostri rappresentanti territoriali sollecitino la Regione ad adempiere al suo dovere e che il sindaco di Belluno con tutto il consiglio comunale si faccia portavoce al fine di tutelare il diritto allo studio dei giovani bellunesi” conclude Noro.

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