Politiche 2022, Domenica 25 scegli PD per il futuro dell’Italia
Ci siamo. Domenica la parola sarà agli italiani. Mai come questa volta la posta in gioco è altissima e la scelta sarà netta e dirimente, tra due opposte visioni del Paese. Da una parte noi, il Partito Democratico, l’Italia democratica e progressista. Dall’altra la peggiore destra che si sia mai presentata di fronte al giudizio dell’elettorato. E non tanto, o non solo, per il suo passato. No, il pericolo vero riguarda oggi e domani.
È il pericolo che nasca un Governo di stampo nazionalista e sovranista che starebbe dalla parte di Orbàn e di Putin e che porterebbe all’isolamento dell’Italia. Quando noi la vogliamo salda nel cuore dell’Europa, fedele alle sue alleanze e forte di quella credibilità internazionale che negli ultimi anni abbiamo riconquistato e che – lo sa bene chi fa impresa, anche e soprattutto in una regione come la nostra – è un ingrediente decisivo per sostenere la crescita.
È il pericolo di far assumere responsabilità ampie ad una classe dirigente caratterizzata da improvvisazione e approssimazione. Che non si rende conto, per limitarci all’esempio più eclatante, che “ridiscutere” il PNRR significherebbe perdere i miliardi che arriveranno solo se rispetteremo le prossime immediate scadenze. Cosa che sanno bene i nostri amministratori locali, seri e competenti, che da mesi stanno lavorando per dare concretezza a tutti i passaggi necessari a realizzare i necessari investimenti. Il ricordo del 2011, quando il Governo Berlusconi, di cui peraltro Giorgia Meloni faceva parte, ci condusse ad un passo del default, è fin troppo vivo. A cominciare da qui, in Veneto, parte fondamentale del cuore produttivo del Paese.
È un salto nel buio, quello che si farebbe con questa destra al Governo. Davvero non possiamo permettercelo. Non possiamo permetterci l’incertezza nella quale piomberemmo a livello economico e internazionale. Con le uniche certezze, in negativo, rappresentate dal disinteresse che circonderebbe i bisogni sociali e dall’oscurantismo che calerebbe su tutto il piano dei diritti civili.
La scelta alternativa c’è ed è rappresentata dal Partito Democratico. Per il mondo del lavoro e affinché giovani e donne possano entrare a farne parte in modo stabile e dignitoso. Per la tutela dell’ambiente e una crescita equa e sostenibile. Per il rilancio della sanità pubblica. Per la difesa dei principi che sono contenuti nella Costituzione figlia del 25 aprile e che rendono forte la nostra democrazia e aperta la nostra società.
La partita va giocata fino all’ultimo. Gli indecisi continuano ad essere tanti. Anche in queste ore si può e si deve fare di tutto per far sì che la rimonta avvenga e che la sera del 25 settembre ci sia la sorpresa più bella per chi ha davvero a cuore il futuro del Veneto e dell’Italia.
Andrea Martella
Come si vota
Domenica 25 settembre, dalle 7.00 alle 23.00, si vota per le elezioni politiche.
Votare è semplice!
Riceverai due schede: una per eleggere i deputati e una per eleggere i senatori. Su ogni scheda basterà fare soltanto una croce sul simbolo del Partito Democratico per eleggere i nostri e le nostre parlamentari.
Il programma del Partito Democratico
In 42 punti ecco il nostro programma di governo per l’Italia dei prossimi cinque anni:
- Legalità e sicurezza
- Lotta alle mafie
- Terzo settore, volontariato e associazioni
- Pubblica amministrazione
- Piano nazionale per l’acqua e la siccità
- Scuola
- Università e ricerca
- Difesa
- Cultura
- Riforme
- Natalità, infanzia e adolescenza
- Fine vita
- Agricoltura, allevamento e pesca
- Aree interne e piccoli comuni