12 Settembre 2024
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Sanità, Lotto: “Mantenere i primariati nel bellunese”

Il Partito Democratico bellunese vuole che la neurochirurgia sia garantita 24 ore su 24 e il mantenimento dei primariati nei reparti di anatomia e istologia patologica: questo è il contenuto dei due emendamenti  al provvedimento di ristrutturazione del servizio sanitario regionale inviati al gruppo consiliare del PD in Consiglio regionale.

«La mancanza di medici non può essere una giustificazione per tagliare il servizio», attacca la Segretaria provinciale del PD, Monica Lotto. «La Regione riempie pagine di giornali con la storia dell’autonomia. Bene, sulla sanità ha piena autonomia da decenni. Tralascio il fatto che un ente di governo responsabile non dovrebbe lasciare scoperto il servizio e mettere in difficoltà gli operatori e i cittadini. Mi limito a ricordare che è compito della Regione organizzare il servizio e trovare i medici che mancano. Comunque, l’assenza temporanea non impedisce di programmare le schede con l’indicazione H24, che diventerà operativa non appena ci saranno».

Su anatomia patologica va mantenuto il primariato a Belluno, sia perché coerente con la funzione di ospedale di riferimento provinciale, sia perché comporta una spesa contenuta.

Garantire la golden hour su tutto il territorio

Altra indicazione del PD provinciale riguarda il mantenimento dei reparti di pronto soccorso e di tutte le strutture necessarie a garantire interventi, analisi e indagini diagnostiche entro la prima ora secondo la cosiddetta “regola della golden hour“, in tutti gli ospedali bellunesi, compresi quelli di Pieve di Cadore e Agordo.

«Come sempre», ribadisce Lotto, «il tema è quello di garantire con i fatti, quindi con gli atti politici e amministrativi, la parità di trattamento per tutti i cittadini, compresi quelli della montagna. Purtroppo scontiamo l’assenza di almeno un consigliere regionale che faccia davvero gli interessi dei bellunesi. Dopo il taglio ingiustificato di 57 posti letto, ci opponiamo a quella che si configura come una destrutturazione programmata del servizio sanitario bellunese con pericolose conseguenze sul futuro degli ospedali».

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