Legge n.25/2014 sull’autonomia, Lotto: “Disattese le aspettative dei bellunesi”
«A cinque anni dall’approvazione della legge regionale 25/2014, voluta da Sergio Reolon e dal PD e votata da tutto il consiglio regionale di allora, le aspettative sono state completamente tradite e la legge mal applicata». La segretaria provinciale del Partito Democratico, Monica Lotto, interviene in occasione dell’anniversario del passaggio di una norma che doveva rappresentare la chiave di volta per il territorio bellunese.
«La provincia di Belluno ha più territorio che persone da governare e offrire servizi da noi è molto più complicato. Riconoscere la specificità di un territorio significa attuare politiche differenziate supportandole con le opportune risorse; l’autonomia permette la messa in atto di queste politiche e supporta il vivere in montagna».
La L.R. 25/2014, attribuisce alla Provincia di Belluno, in coerenza con l’art. 15 dello Statuto, forme particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria in ragione della propria specificità. «Se per la Regione Veneto l’autonomia fosse un tema serio, e se avesse un progetto chiaro per lo sviluppo della provincia di Belluno avrebbe già trasferito le deleghe previste dalla legge 25. In questi anni invece si sono dette molte parole, ma le scelte strategiche sono rimaste in gran parte in capo al centralismo regionale».
Autonomia bloccata nonostante il referendum
«Bloccare il percorso di autonomia della provincia di Belluno, chiesta in modo esplicito da 110mila bellunesi che hanno condiviso il referendum del 22 ottobre 2017, a causa dell’incapacità politica leghista di ottenere l’autonomia veneta rappresenta la scusa della giunta regionale di non fare nulla per il bellunese», aggiunge la segretaria. «L’applicabilità della legge 25 è tutta in capo alla Regione che si dimostra sempre più autonomista a Roma e centralista a Venezia».
«Sarebbe interessante che la giunta presentasse ai bellunesi uno studio dettagliato dell’iter fin qui svolto di applicazione della legge, specificando quali deleghe sono state assegnate alla provincia di Belluno e con quali risorse e quante sono invece quelle ritornate in capo alla Regione».
In questi anni, conclude la segretaria «la continua sottrazione di funzioni e competenze al bellunese sono stati il pretesto per dire che la legge 25 non è attuabile. Ma questo solo perché è evidente la volontà politica regionale di svuotare la nostra provincia».