8 Settembre 2024
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Non autosufficienza, Martella (PD): «A quando la riforma delle IPAB in Veneto?»

«Come suo ultimo atto, il Governo uscente ha varato il disegno di legge contenente misure per la non autosufficienza. Nel provvedimento approvato, che può contare anche su risorse provenienti dal PNRR, ci sono misure importanti che affrontano le questioni annose dei caregiver e della qualificazione del personale. Si prevede infatti l’istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza». Lo scrive il Segretario regionale del Partito democratico Veneto, Andrea Martella, in un post su Facebook.

«Oggi le famiglie sono spesso sole e la presa in carico e il lavoro di cura finiscono per gravare spesso esclusivamente sulle donne», prosegue il Segretario, «a volte costrette a lasciare persino il lavoro perché strette nella tenaglia tra figli da sostenere e anziani genitori da accudire. Il welfare pubblico ha bisogno di adeguarsi alle nuove esigenze. Questo ddl rappresenta una prima risposta che auspico venga esaminata velocemente per dotare il nostro Paese di una rete di assistenza più efficace e più attenta alla persona».

«Contemporaneamente, la giornata mondiale per le case di cura e delle cure palliative che si celebra oggi, richiama tutti ad agire», conclude Martella. «In questo senso anche la Regione Veneto ha il dovere di compiere due passi. Il primo sta nella riforma delle Ipab, ferma da 20 anni, che consentirebbe alle strutture di accoglienza e cura degli anziani uno status diverso, destinatario di sostegni economici che attualmente vengono negati a queste istituzioni. In parallelo, come proposto dal PD Veneto in Consiglio regionale, vanno stanziati fondi e misure agevolative straordinarie per consentire alle RSA di sopravvivere alla durissima fase segnata dai costi esorbitanti legati al rincaro delle bollette».

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