Addio a Giovanni Bortot
Ieri sera, dopo una vita dedicata alla militanza, alla politica, all’amministrazione, è morto Giovanni Bortot, già sindaco di Ponte nelle Alpi e deputato del PCI.
L’intera comunità bellunese gli è debitrice per le sue battaglie civili, sociali e per lo straordinario contributo all’identità del territorio e alla dignità delle persone.
Lavorò all’elaborazione di leggi che favorirono gli insediamenti produttivi e la ricostruzione dopo il disastro del Vajont e l’alluvione del 1966. Lottò per la modifica della legge sulla silicosi, malattia che mieteva moltissime vittime tra i lavoratori, anche in giovane età. Portò avanti battaglie per la difesa e la messa in sicurezza del territorio, contro le speculazioni e a favore del bene comune.
No, non solo il Partito Democratico o la sinistra.
Ogni donna e ogni uomo di questa provincia deve un pezzo della propria storia a Giovanni.
Grazie. Cercheremo di essere degni eredi del tuo lascito.
Un pensiero alla moglie Beppina e alla figlia Tiziana.
Il ricordo della Segretaria provinciale Monica Lotto
Per chi come me ha avuto la fortuna di avvicinarsi alla politica nella comunità di Ponte nelle Alpi, Giovanni è sempre stato il punto di riferimento. Negli anni in cui il partito ha intrapreso tante trasformazioni, lui ha continuato a portare un contributo lucido, mai fazioso, sempre costruttivo e attuale.
«Perché chi si impegna in politica lo deve fare per il bene comune, per il territorio, per i più deboli, per dare a tutti le stesse possibilità» mi ripeteva quando ci vedevamo alla Festa de l’Unità del Pus, in sede, o quando veniva a trovarmi per il rinnovo annuale della tessera PD. «Il partito deve avere forza, determinazione, deve essere in grado di progettare, di fare proposte; non devono mancare il coraggio, l’impegno e la passione politica».
Per me oggi se ne va un punto di riferimento, un uomo che ha vissuto la Politica in modo autentico e che mi ha insegnato molto. Mi mancherai!
Il ricordo del Segretario nazionale Nicola Zingaretti
Con la scomparsa di Giovanni Bortot perdiamo un generoso militante.
Protagonista della lotta di Liberazione, Amministratore stimato e Parlamentare attento alle classi più deboli ha favorito l’adozione di provvedimenti legislativi a tutela dei lavoratori più esposti alle sostanze nocive.
Tra i fautori della rinascita dei territori colpiti dalla tragedia del Vajont, conserveremo di Giovanni Bortot l’inestimabile esempio di una politica fatta insieme e con le persone.
Il ricordo di Roger De Menech, deputato PD
Ciao Giovanni,
tutti ti ricorderanno per la tua intensa attività politica come Sindaco di Ponte nelle Alpi e Parlamentare.
Hai svolto il compito che ti era stato affidato dai cittadini con impegno instancabile e grande umanità. Hai portato avanti battaglie ancora oggi attuali: la difesa e la messa in sicurezza del nostro territorio, sempre a favore del bene comune. Ricordiamo tutti il tuo lavoro in Parlamento per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont e per tutelare i malati di silicosi.
Mi hai insegnato che la buona politica è quella che sta in mezzo ai cittadini: «Bisogna consumar le scarpe» così mi dicevi sempre.
Cercherò di seguire le tue orme con la tua stessa umiltà.
Il ricordo di Roberto De Moliner, Segretario del PD Città di Belluno
Giovanni Bortot, uomo di Sinistra, Partigiano, grande Sindaco di Ponte nelle Alpi, riconosciuto tale anche dagli avversari, protagonista della storia e delle battaglie per salvaguardia del territorio Bellunese, sempre dalla parte dei più deboli e a difesa della Democrazia, conquistata con la Resistenza.
Oggi l’intera provincia e la politica perdono un protagonista della sua storia democratica, un uomo coerente nella sua idea e nell’azione politica fino in fondo, che faceva del dialogo e il contatto diretto con la gente lo strumento essenziale del suo agire, considerando l’avversario politico tale e non nemico, Comunista, Deputato e Senatore della Repubblica.
Oltre al tuo caro ricordo, ci rimangono i tuoi interventi degli ultimi anni alla Festa de L’Unità al Pus, sempre accalorati e puntuali e sempre con lo stesso obiettivo: difendere il territorio i più deboli e la Democrazia; la tua dolcezza, ma allo stesso tempo la forza nel riaffermare le tue idee, un patrimonio umano e politico importante che ci hai trasmesso in tutti questi anni di militanza di cui tutti noi, nel nostro agire politico, dobbiamo fare tesoro e mettere in atto.
Grazie Compagno Bortot, grazie “Ardito”, per il tuo impegno politico e per la tua coerenza, grazie per averci regalato il bene più prezioso che si chiama Libertà e Democrazia che difenderemo, come tu hai fatto, fino in fondo. Rimarrai nella memoria della gente per quello che eri e per quello che hai fatto.
Esprimiamo alla Famiglia le più sentite condoglianze per la perdita così importante.