Agorà della Montagna: sostieni le proposte!

La montagna e le aree interne rappresentano un grande volano per lo sviluppo dell’intero Paese, luoghi ideali per attuare politiche integrate, che coniughino tutela e sviluppo, e che siano in linea con l’agenda 2030.

Lo scorso agosto a Belluno, una delle tre province italiane interamente montane, abbiamo sviluppato una discussione collettiva durante l’Agorà della Montagna, che ha generato tre proposte adeguate alla peculiarità di questi territori, proposte che accentuano il valore che le aree interne e le terre alte assumono oggi nel tessere quelle indipensabili relazioni tra loro e con altre specificità del Paese. Lo abbiamo fatto con il contributo di chi proviene dalle montagne e dalle aree interne di tutta Italia e con il Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta.


Agorà della Montagna in sintesi

La pre-Agorà delle montagne e delle aree interne si è svolta il 22 agosto in provincia di Belluno, organizzata dal PD provinciale ed inserita nel contesto della Festa dell’Unità locale, la cui squadra di volontari ha supportato e garantito logistica e quell’atmosfera di convivialità che ha implementato la partecipazione e il benessere di tutti i partecipanti.

Alla luce del momento particolarmente propizio, sia in termini di discussione culturale, sia in termini programmatori nazionale ed europea (Agenda 2030, programmazione europea 20/27, PNRR), i territori montani e delle aree interne d’Italia sono stati invitati a confrontarsi e a condividere proposte per costruire linee d’azione rispondenti ad alcuni obiettivi generali quali:

– dare piena realizzazione agli obiettivi di coesione e interdipendenza tra parti del paese, dando peso e valore alla “questione territoriale”;

superare stereotipi e contrapposizioni geografiche e tematiche, montagna/ città, sviluppo/tutela, innovazione/tradizione, centro/margine, nord/sud, per raggiungere sviluppo durevole e sostenibile, primo obiettivo dell’Agenda 2030, e affrontare i nuovi scenari introdotti da crisi epocali come quella climatica e pandemica; 

riconoscere il peso e la massa critica competitiva a questi territori che rappresentano il 60% del paese e milioni di abitanti, ma anche il più grande serbatoio di risorse ambientali e ecosistemi indispensabili per lo sviluppo dell’intera Italia e consentire la transizione ecologica;
 
– rimettere al centro delle politiche nazionali la consapevolezza che mantenere la montagna e le aree interne “abitate” implica il ripristino dello stato di diritto dei servizi consacrati dalla Costituzione (come sanità, scuola, lavoro), integrandolo con il diritto alla modernità e alla partecipazione nelle politiche innovative e di sviluppo competitivo del paese.

La giornata è stata organizzata utilizzando un mix di metodi di partecipazione e di ascolto attivo che consentissero il protagonismo della moltitudine di attori coinvolti, non solo del mondo politico ma anche istituzionale, socioeconomico, sociale e culturale. L’Agorà è stato quindi uno spazio di confronto e di progettualità che, nel rispetto delle specificità dei singoli territori, ha restituito linee d’azione unitarie e dato visibilità a diverse esperienze già messe in atto nell’ultimo decennio, a partire dalla Strategia Nazionale delle Aree interne, anche al fine di implementarne la trasmissibilità e l’attuazione. E’ emersa chiara, in tal senso, l’importanza di avere un sistema stabile di relazioni utile alla conoscenza e alla messa a sistema di buone pratiche che hanno le potenzialità per dare input a politiche trasversali di sviluppo e costruire il primo osservatorio politico delle buone pratiche delle montagne e delle aree interne.

In estrema sintesi, dopo un primo momento dedicato all’accoglienza e alla condivisione del metodo di lavoro comune, i partecipanti hanno lavorato suddivisi in tavoli di lavoro organizzati sulla base di 3 pilastri tematici di discussione: governance, modello di sviluppo e attrattività dei territori, comunità e servizi. Nell’insieme si sono formati 8 tavoli, di cui uno virtuale, a cui hanno partecipato nel complesso circa 150 persone. I tavoli sono stati guidati da facilitatori che, dopo una prima plenaria in cui hanno preso voce alcuni rappresentanti dei territori e dei diversi mondi coinvolti, hanno restituito una sintesi delle proposte emerse. Queste sono state trascritte e messe a disposizione di tutti i partecipanti che hanno potuto “votare” le proposte stesse così da poterle gerarchizzare e anche farle diventare patrimonio comune.


Proposte emerse dall’Agorà della Montagna

Durante la pre-Agorà delle montagne e delle aree interne sono emerse 3 proposte che trovate riassunte di seguito:

Attuazione di un’autonomia differenziata per i territori montani e aree interne

Per superare la difficoltà a mettere in campo soluzioni adatte ai problemi relativi ai territori montani e interni, proponiamo l’attuazione piena della legge Delrio per le 3 province interamente montane (Belluno, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola) e il ritorno all’elettività diretta di Consiglio e Presidente di provincia o di altri enti intermedi equivalenti. Infine, si auspica il “ritorno” delle regioni ad un ruolo di mera programmazione, riducendone la discrezionalità ed evitando che continuino ad essere filtri per la gestione delle risorse, che limitano l’efficiente attuazione dei progetti da parte dei territori.

I bisogni speciali del territorio montano e delle aree interne: perché siano aree da abitare e da vivere

Le aree montane e interne hanno bisogni speciali, così come coloro che le vivono e le abitano. Parliamo di presidi sanitari di primo soccorso efficienti, come il potenziamento del volo notturno e della telemedicina, la presenza di case di comunità in zone periferiche e il ripensamento della filiera domiciliare e residenziale. Ma anche di soluzioni concrete alla denatalità e allo spopolamento come agevolazioni per l’acquisto della casa alle giovani coppie e servizi di cura e assistenza diffusi, nonché una miglior organizzazione dei servizi scolastici, dando la possibilità alle scuole di formare classi con numero più basso di alunni. E’ necessario il potenziamento della banda larga, anche se gli utenti sono in minor numero e le spese maggiori: solo così permetteremo ai giovani e alle imprese di continuare ad abitare i territori montani e interni. Infine, fare agricoltura in montagna non è redditizio, ma è lo strumento principe per curare e mantenere il territorio: sostenere gli agricoltori in montagna equivale a preservare l’ambiente e poterlo tramandare a chi verrà dopo di noi. 

Utilizzare in maniera intelligente le risorse del territorio e la qualità della vita per lo sviluppo del vivere in montagna

Per contrastare lo spopolamento della montagna e delle aree interne che impoverisce i saperi e le potenzialità, riteniamo necessario un potenziamento delle infrastrutture sia digitali che fisiche, nel pieno rispetto dell’ambiente e un intervento finalizzato allo sviluppo di una filiera corta del legno, 100% made in Italy, dalla materia prima al prodotto finito. Ma l’ambiente può anche essere fonte di esperienze turistiche: è necessario pianificare una promozione turistica che possa differenziare i flussi oltre la stagionalità. Infine, si rendono necessarie agevolazioni specifiche per il recupero del patrimonio immobiliare esistente nelle aree montane, una fiscalità di vantaggio che possa attenuare i costi maggiori della vita in montagna e un generale alleggerimento della burocrazia. Tutte le proposte individuate necessitano il supporto di un’istruzione di qualità per i nostri giovani, ragionando anche in termini di accesso all’alta formazione per lo sviluppo di professionalità capaci di pianificare e progettare lo sviluppo di questi territori.


Come supportare le proposte dell’Agorà della Montagna

Il percorso delle Agorà Democratiche si ispira al volo di una mongolfiera e prevede tre fasi:

DECOLLO: da luglio ad agosto si sono svolte un numero limitato di pre-Agorà (tra cui la nostra) per testare il funzionamento della piattaforma e i meccanismi di partecipazione;
VIAGGIO: da settembre le Agorà hanno preso il volo: la piattaforma è diventata pienamente operativa, con tutte le funzionalità previste, tra cui la consultazione delle proposte emerse negli incontri e la possibilità di supportarle.
ATTERRAGGIO: da gennaio 2022, il Partito Democratico si impegna a portare avanti almeno il 50% delle 100 proposte più sostenute e commentate sulla piattaforma, come previsto dal patto di partecipazione.

 

Se vogliamo che le proposte emerse dalla nostra pre-Agorà abbiano una chance di essere realizzate è necessario quindi supportarle sulla piattaforma delle Agorà Democratiche.

Per farlo, è necessario iscriversi sulla piattaforma online, creando un proprio account, e fare una piccola donazione di 1€ per sostenere economicamente l’intero percorso delle Agorà Democratiche. A quel punto potrete consultare tutte le proposte emerse nelle Agorà che si sono svolte in tutta Italia e basterà cliccare su Sostieni per votare la proposta

Se hai ancora dei dubbi su come registrarti alla piattaforma, ecco un breve e pratico video tutorial. In basso, i collegamenti diretti alle tre proposte integrali emerse dalla pre-Agorà delle montagne e delle aree interne:




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