Lettera agli iscritti e alle iscritte – di Alessandro Del Bianco
Carissime e carissimi,
Quella che abbiamo appena trascorso è stata una estate impegnativa e densa di iniziative. Ci siamo concentrati su diversi temi; uno dei principali è stato senza dubbio quello relativo ai trasporti pubblici. Abbiamo fatto una battaglia su InvestiScuola (già Unico Studenti) alla fine vinta in extremis.
Tuttavia, nonostante il salvataggio di questa misura vitale per il nostro territorio, la situazione dei trasporti in provincia di Belluno è degenerata con l’inizio dell’anno scolastico: abbiamo assistito a corse tagliate dalla sera alla mattina, studenti e lavoratori lasciati a piedi da un giorno all’altro. La crisi, dovuta essenzialmente alla mancanza di autisti, è stata notevolmente aggravata dalla non-programmazione di Dolomitibus.
La situazione peggiora di giorno in giorno. Il PD Belluno Dolomiti chiede da giorni un cambio dei vertici di Dolomitibus. Sulla stessa linea, per una volta, anche le parole del Sindaco di Belluno Oscar de Pellegrin. Quanta pazienza devono ancora avere i cittadini bellunesi? A quando un’assunzione di responsabilità?
Domani alle 20.30 parleremo proprio di questo in Birreria Pedavena con Andrea Corsini, assessore ai trasporti dell’Emilia-Romagna, che ci racconterà come ha rivoluzionato il trasporto pubblico locale nella sua regione con il progetto “Salta su!”.
Nei giorni scorsi abbiamo inoltre acceso i riflettori su un altro tema vitale per la Provincia di Belluno e per la montagna in generale. Abbiamo infatti presentato ordini del giorno in tanti consigli comunali sulla questione della Diga del Vanoi che la Regione del Veneto vorrebbe realizzare. Si tratterebbe di una diga alta circa 116 metri nella Valle del Vanoi, tra le province di Belluno e di Trento. Con questa diga si formerebbe un lago artificiale lungo e stretto con una capienza di 33 milioni di metri cubi d’acqua, tre volte più grande del vicino invaso dello Schener.
Tutta l’area dell’invaso è ad altissimo rischio frane e smottamenti. La Provincia di Trento la inserisce in zona P4, il massimo grado della scala del rischio idrogeologico. Nel 2010 la frana della Cortella, scesa proprio dove oggi dovrebbe sorgere il grande lago, ha provocato la distruzione di circa 100 metri della vecchia strada provinciale per Canal San Bovo.
Cosa sarebbe successo se ci fosse stato il grande invaso artificiale? Cosa ci ha insegnato la storia? A sessant’anni esatti dalla tragedia del Vajont è inaccettabile anche solo pensare di costruire una diga in una zona a così alto rischio!
Oltre agli ordini del giorno presentati nei consigli comunali, abbiamo lanciato una petizione online su Change.org e nei prossimi giorni ci mobiliteremo anche con i gazebo e una raccolta firme cartacea.
Ottobre sarà un mese altrettanto denso di iniziative. Il prossimo 13 ottobre, infatti, prenderà il via la scuola di politica il cui programma sarà annunciato nei prossimi giorni, mentre ci impegneremo molto anche sui temi dei migranti e della sanità. A questo proposito, il 28 ottobre è prevista una manifestazione provinciale a cui ovviamente il nostro partito aderirà. Continueremo infine a seguire gli sviluppi (sempre più incerti) della partita Olimpiadi.
Sarà un autunno importante, c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti! Anche per questo, per chi non l’avesse ancora fatto, invitiamo a rinnovare l’iscrizione al Partito Democratico. Il tuo sostegno è fondamentale!
A presto!
Alessandro Del Bianco
Segretario Provinciale PD Belluno Dolomiti