18 Settembre 2024
NewsSanità

Prima è salute. Campagna a sostegno della sanità pubblica

Nel 2022 su 29 milioni di prescrizioni (ricette) la Regione del Veneto ha erogato solo 16 milioni di prestazioni. Aumentano quindi a 13 milioni le prestazioni mediche, cliniche e di analisi rimaste inevase. Nel 2019 furono 12 milioni. Quasi un cittadino veneto su due è costretto a rinunciare alle cure o a rivolgersi al settore privato pagando di tasca propria per superare i tempi infiniti delle liste d’attesa. Oltre alle tasse, nel solo 2022 i veneti hanno speso 730 euro pro capite per garantirsi l’accesso alla diagnostica e alle cure. Il Veneto è la terza regione italiana, dopo Lombardia e Lazio, per la spesa sanitaria nel privato. 

Parte da questi dati drammatici la campagna che il Partito Democratico del Veneto lancia oggi per chiedere alla Regione di abbattere i tempi di attesa, rispettare i criteri di priorità e garantire il diritto universale alla salute. 

La campagna è stata presentata dal segretario regionale Andrea Martella, affiancato dalla Vicepresidente della V Commissione in Consiglio regionale, Anna Maria Bigon e da Claudio Beltramello, referente del gruppo Sanità e Sociale del PD Veneto. 

«La salute è anche una questione di tempo», ha ricordato Martella, «e quando una persona deve attendere anche 6, 9 o 12 mesi per fare una visita è un fallimento per la Regione ed è chiaro che di fatto le viene negato il diritto alla salute. La nostra sanità è fatta di grandi eccellenze, perché eccellenti sono i suoi professionisti. Al contrario, l’organizzazione regionale è deficitaria e scadente».

Gli altri punti della campagna che impegnerà nelle prossime settimane tutto il PD Veneto con una petizione da sottoscrivere nei circoli e online riguardano la carenza di medici di base, la salute mentale per giovani e adulti e la valorizzazione dei professionisti della salute, in primis medici ospedalieri e infermieri.

CARENZA DI MEDICI DI MEDICINA GENERALE

In Veneto mancano moltissimi medici di medicina generale. Sono oltre 450 le zone carenti nella nostra regione. Chiediamo che siano incentivate le forme associative di medici e che siano supportate da personale infermieristico e amministrativo.

TUTELA DELLA SALUTE MENTALE PER GIOVANI E ADULTI

Sul fronte salute mentale sono cresciute le necessità soprattutto dopo il Covid ed i servizi, invece, sono stati ridimensionati. Il Veneto è fra le regioni che investono meno in questo campo: chiediamo che i servizi per la salute mentale siano potenziati, disponendo il 5% del fondo sanitario per questo ambito e che venga istituita la figura dello psicologo di base.

MEDICI E OPERATORI: I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

Per affrontare carenze e mancanze serve invertire la tendenza diffusa in Veneto. La nostra regione finora ha trascurato la risorsa più importante del servizio sanitario: i professionisti. In Veneto mancano medici e infermieri. Troppi abbandonano il servizio pubblico per ragioni organizzative ed economiche. Chiediamo alla Regione di aumentarne il numero, in particolare per adeguare la dotazione di personale per i pronto soccorso. Chiediamo che siano intraprese azioni concrete per migliorare il clima lavorativo, offrire prospettive di avanzamento professionale, rendere attrattiva la professione dei medici e degli altri professioniti.

La petizione potrà essere sottoscritta nei circoli del Pd in tutta la regione oppure direttamente online sul sito http://www.pdveneto.com/prima-è-salute

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